Studio sulla qualità dell’aria durante il Lockdown
Pubblicato il 2 luglio 2020 • Ambiente
Nei primi mesi del 2020 la crisi sanitaria causata dalla pandemia COVID-19 e le conseguenti misure di contenimento adottate hanno generato una drastica e repentina riduzione di alcune tra le principali sorgenti di inquinamento atmosferico. Una condizione completamente inedita che, nella sua tragicità, ha creato un'occasione per studiare le complesse dinamiche della qualità dell'aria in una delle aree più complesse d'Europa, quella del Bacino Padano, che purtroppo è anche tra le aree più drammaticamente colpite dall'emergenza sanitaria.
Life PREPAIR, il progetto europeo che si occupa di politiche della qualità dell'aria nel bacino padano, e che ha come partner le Regioni Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e relative ARPA, la Provincia Autonoma di Trento, ARPA Valle d'Aosta, le municipalità di Milano, Torino e Bologna, ART-ER, Fondazione Lombardia Ambiente e l'Agenzia per l'Ambiente della Slovenia, sta seguendo in maniera approfondita il tema del rapporto tra l'emergenza coronavirus e l'inquinamento atmosferico in Pianura Padana, di cui si è molto discusso negli ultimi mesi.
Dati alla mano, durante la fase di lockdown più stretta si è avuto un decremento delle emissioni in atmosfera rispetto alla situazione normale intorno al 30 – 40 % per gli ossidi di azoto (per i quali la diminuzione dei flussi di traffico è stata particolarmente importante) e tra il 7 ed il 14% per il PM10 (per cui le riduzioni nel settore traffico e in quello industriale sono state parzialmente controbilanciate dall'andamento delle emissioni del settore riscaldamento). Contestualmente sono rimaste sostanzialmente invariate le emissioni di ammoniaca, di origine in gran parte agricola e zootecnica, particolarmente rilevanti per la formazione di particolato secondario in atmosfera.
Il Rapporto completo e le infografiche sono disponibili sul sito di progetto www.lifeprepair.eu
Sul sito di Arpa Lombardia potrai trovare la valutazione relativa la nostra Regione al 30 marzo 2020 e il successivo aggiornamento con i dati riferiti al 30 aprile 2020.