80 anni fa, il 20 gennaio 1945, sono morti 16 lavoratori per il bombardamento aereo sulla Galbani di Melzo
Pubblicato il 20 gennaio 2025 • Storia • 80 anni fa, il 20 gennaio 1945, sono morti 16 lavoratori per il bombardamento aereo sulla Galbani di Melzo
Il 20 gennaio 1945 verso le ore 14, per un bombardamento aereo sulla Galbani morirono 16 lavoratori. La Galbani per poter produrre le derrate alimentari richieste (fornitore ufficiale di derrate alimentari in scatola per l’esercito; per tutti produceva formaggi, salumi, carne in scatola) aveva installato alcuni forni addizionali nei cortili dell’azienda. Le bombe d’aereo avevano centrato lo stabilimento Galbani, lo stabilimento più rappresentativo dell' industria melzese, che sarebbe poi stato ricostruito a guerra finita. L’episodio ha avuto una enorme rilevanza. La cittadinanza ha partecipato in massa alle operazioni di soccorso, rese difficilissime dalla precarietà dei mezzi tecnici disponibili per il sollevamento delle macerie.
I dipendenti caduti nel bombardamento furono: Alessandro Alemanni (di 44 anni, di Milano), Aldo Malinverni (di 36 anni, di Milano), Arturo Meschino ( di 38 anni, di Vigevano), Mario Mai (di 53 anni, di Melzo), Giuseppe Vezzosi (di 51 anni, di Melzo), Gildo Canova ( di 53 anni, di Melzo), Maria Agnelli (di 36 anni, di Melzo), Angela Cereda ( di 38 anni, di Melzo), Paolo Verga (di 38 anni, di Melzo), Giuseppe Sisti (di 50 anni, di Cassano d’Adda), Guido Navoni ( di 39 anni, di Melzo), Isacco Arfani (di 36 anni, di Melzo), Giovanni Ronco (di 60 anni, di Melzo), Mario Penati (di 39 anni, di Treviglio), Luigi Pifferi (che morì dopo alcuni giorni per le gravi ferite riportate, di 39 anni, di Melzo).
Per approfondire si può consultare nella sezione allegati la pubblicazione "Melzo 1943-1945 i venti lunghi mesi della guerra di Liberazione" a cura di Fiorenza Mauri