Ex-libris: una mostra in biblioteca

Pubblicato il 29 maggio 2023 • Arte , Biblioteca , Cultura , IntrattenimentoVia Agnese Pasta, 43, 20066 Melzo MI, Italia

La Biblioteca Vittorio Sereni Melzo presenta

Ex-libris
Dalla collezione di Giorgio Rovelli
A cura di Angelo D'Adda
Inaugurazione con visita guidata sabato 24 giugno alle ore 11,00

Esposizione da sabato 24 giugno a sabato 9 settembre nelle teche al piano 0 e 2 della Biblioteca Vittorio Sereni Melzo, Via A. Pasta 43.

La mostra è visitabile negli orari di apertura della biblioteca
Info: biblioteca.melzo@cubinrete.it - tel. 02 95738856

Considerati a torto “figli di un’arte minore”, gli ex libris hanno visto nei secoli grandi artisti del calibro di Dürer, Klimt o Boccioni creare dei veri e propri piccoli capolavori. Ma cos’è un ex-libris? Il dizionario Treccani lo definisce come: Contrassegno (timbro, sigillo, cartellino a stampa) che si pone sulla controguardia o sul foglio di guardia di un libro per attestarne la proprietà; contiene spesso la formula ex libris seguita dal nome del proprietario, oppure, soprattutto in passato, motti, sentenze, emblemi e annotazioni varie, di grande interesse per collezionisti e filologi.
Le piccole opere grafiche di questa mostra vogliono reinterpretare e al tempo stesso dare nuova vita all’ex libris, ormai poco utilizzato nella sua funzione originaria, ma pretesto per la creazione di manufatti artistici esclusivi e personalizzati.
Gli ex libris esposti, fanno parte della collezione che Giorgio Rovelli, pittore e incisore melzese, ha raccolto nell’arco degli anni attraverso la relazione e gli scambi con collezionisti e artisti conosciuti per lo più, in qualità di socio dell’Associazione Italiana Ex libris (AIE). Le grafiche presenti sono realizzate con tecniche antiche e totalmente artigianali, anche se nelle produzioni contemporanee non mancano esempi di realizzazione con dispositivi digitali. Questa esposizione si propone di valorizzare sia il modello di produzione/creazione artistica attraverso il recupero della manualità e della materia sia lo scambio delle opere tra artisti e collezionisti. Uno scambio che sembra ispirarsi a quello delle figurine tanto in voga negli anni 50’ e 60’, in una dimensione anzitutto ludica, quindi, oltre il mercato e le sue regole.